EMERGENCY
LE FASI DEL PROGETTO
Il progetto formativo della Operazione No Last Minute è suddiviso in 3 fasi ed in ogni fase sono previste specifiche simulazioni:
- Fotografare il modello operativo che riproduca la realtà locale, le procedure operative esistenti per individuare i punti di miglioramento
- Valutare l’entità del rischio, le possibili conseguenze e le relative difficoltà operative
- Addestrare alla comunicazione, al coordinamento e alla leadership decisionale
Le simulazioni
È importante riprodurre la realtà locale e le proprie procedure operative per consentire di analizzare meglio la propria organizzazione, individuare spunti di miglioramento ed ottimizzare la formazione e l’addestramento del personale.
Per le simulazioni vengono utilizzate apposite lavagne sulle quali poi, a seconda dello scenario che si vuole analizzare, viene ripercorso (attraverso l’utilizzo di stickers), il flusso comunicativo previsto dall’attuale piano di emergenza.
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Se la simulazione coinvolge gli addetti al pronto soccorso, per loro ci sono a disposizione stickers dedicati alle varie patologie possibili e alle attrezzature idonee al soccorso e alle varie fasi rappresentate dalla catena dei soccorsi.
La simulazione viene costruita come un “Role playing” in tempo reale in cui i partecipanti decidono le varie azioni che vengono rappresentate sulle lavagne ove interagiscono i vari simboli che raffigurano le procedure, le risorse umane e i materiali messi in gioco. Un continuo susseguirsi di briefing e debriefing permette agli istruttori di fornire ai partecipanti un concreto feed-back per rivalutare il proprio operato e identificare gli eventuali punti di debolezza su cui concentrare i successivi passaggi formativi.
È così possibile prepararsi a gestire le possibili emergenze prefigurandosi gli scenari più probabili, dando vita alla Operazione «No Last Minute».